Saturday 29 November 2014

Estima arribo de turistas creció 12.5% este año

Villanueva dice 2015 será período de grandes oportunidades para el turismo; sector compró más de US$500 millones a la agroindustria local.

SANTO DOMINGO, República Dominicana.- El vicepresidente ejecutivo de la Asociación Nacional de Hoteles y Turismo (Asonahores) aseguró que el año entrante será un período de grandes oportunidades para la República Dominicana, como lo ha sido el 2014.

Arturo Villanueva dijo que este año que finaliza ha sido histórico en lo concerniente al desarrollo de la actividad turística. “La República Dominicana ha tenido logros importantes que no solamente han permitido la consolidación del turismo en nuestro país, sino, más que todo, la diversificación del producto turístico”.

Manifestó que estos logros están relacionados con el apoyo que el Poder Ejecutivo ha brindado al sector. El ejecutivo de Asonahores calificó como fundamental el trabajo realizado por el ministro Francisco Javier García para que el sector se mantenga creciendo de manera sostenida en lo que se refiere a la llegada de turistas.

“Nosotros hemos venido trabajando de la mano del Mitur, hay una empatía, una relación positiva de trabajo entre el sector público y el sector privado”, agregó Villanueva, al destacar la tasa de crecimiento del sector, que este año se proyecta que culminará por encima de un 12.5%, con relación al año anterior.

“Eso más que triplica lo que es la cifra que la Organización Mundial del Turismo (OMT) predijo que iba a tener de crecimiento la región del Caribe”, expresó Villanueva en declaraciones al programa “Destinos Turísticos TV”, que se transmite los por Sport Visión, canal 35.

El empresario valoró la importancia que reviste para el sector la política de promoción institucional en los principales mercados emisores para seguir diversificando el producto turístico del país.

“Al nosotros tener una nueva ley de incentivos, que fue aprobada hace más o menos un año, que abarca todo el territorio nacional, eso le ha permitido a los hoteles mejorar su planta física y eso es fundamental, porque nosotros estamos apelando a elevar la calidad del producto”, aseguró Villanueva.

Señaló, que lo importante del turismo, es que genere divisas y empleos bien remunerados que le permitan un desarrollo y crecimiento social a la República Dominicana, una estabilidad macroeconómica que sea eje fundamental para el desarrollo del sector.

“En el año pasado, solo los hoteles, sin contar los restaurantes, los hoteles turísticos del país han comprado directamente a los productores agrícolas y agroindustriales, más de 500 millones de dólares”, puntualizó.

Thursday 20 November 2014

Europa, i 10 paesi dove non conviene investire: Grecia, Slovenia e Italia dominano la cassifica.

Come ogni anno, la Banca Mondiale ha pubblicato il suo rapporto su dove conviene investire nel 2015. L'analisi coinvolge ben 189 paesi, e si pone l'obiettivo di identificare quali siano non tanto gli stati in cui i mercati sono più equilibrati e, di conseguenzea, offrono maggiori opportunità di crescita, ma quelli in cui, per una serie di condizioni, lanciare una nuova attività è più facile. Diventa quindi importante capire non solo quali passaggi burocratici determinino l'apertura di una nuova azienda, ma anche la facilità con cui si ottiene un finanziamento, la copertura delle utenze, la complessità del sistema fiscale, il livello di sicurezza dei contratti e la facilità con cui si possono risolvere le controversie.
Considerando tutti questi fattori, la Banca Mondiale conferma in prima posizione Singapore, che anche per il 2015 si conferma la destinazione ideale per ogni tipo di investimento. L'Irlanda è al 13esimo posto, seguita dal Portogallo al 25esimo, la Spagna al 33esimo, la Slovenia al 51esimo, l'Italia al 56esimo e la Grecia al 61esimo.
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Monday 10 November 2014

Dove non conviene investire in Europa.. Meglio in Repubblica Dominicana.

Il 29 ottobre la Banca Mondiale ha pubblicato il suo rapporto annuale “Doing Business”, nel quale sono raccolte numerose informazioni sullo stato dell’economia di 189 paesi del mondo, compresa una lista di quelli che sono più in grado di attrarre imprese e investimenti. Al primo posto c’è Singapore, mentre all’ultimo l’Eritrea.

Tra i parametri che la Banca Mondiale prende in considerazione per la sua classifica ci sono i tempi necessari per risolvere una causa legale, liquidare un’azienda o concludere rapporti lavorativi con i dipendenti. I paesi in cui si riesce a far rispettare più velocemente i contratti o a chiudere le aziende per fallimento sono, in media, considerati più appetibili dagli investitori e dagli imprenditori che vogliono avviare nuove società.

L’Economist ha realizzato un grafico che mostra il tempo necessario per mantenere un contratto o per chiudere i casi di insolvenza in ambito aziendale. Tra i paesi europei presi in considerazione, molti di quelli che negli ultimi anni hanno avuto problemi a causa della crisi economica e faticano ancora a riprendersi sono proprio i paesi in cui ci vuole più tempo per risolvere i problemi burocratici e giudiziari, cosa che li rende meno appetibili dal punto di vista delle aziende. L’Italia fa parte di questo gruppo con tempi lunghi per quanto riguarda la giustizia e la gestione dei contratti lavorativi. Nei paesi dove i tempi sono molto più ridotti, come in Germania, Regno Unito e Paesi Bassi sono più alte le probabilità che siano effettuati investimenti e avviate nuove imprese.