Il 29 ottobre la Banca Mondiale ha pubblicato il suo rapporto annuale “Doing Business”, nel quale sono raccolte numerose informazioni sullo stato dell’economia di 189 paesi del mondo, compresa una lista di quelli che sono più in grado di attrarre imprese e investimenti. Al primo posto c’è Singapore, mentre all’ultimo l’Eritrea.
Tra i parametri che la Banca Mondiale prende in considerazione per la sua classifica ci sono i tempi necessari per risolvere una causa legale, liquidare un’azienda o concludere rapporti lavorativi con i dipendenti. I paesi in cui si riesce a far rispettare più velocemente i contratti o a chiudere le aziende per fallimento sono, in media, considerati più appetibili dagli investitori e dagli imprenditori che vogliono avviare nuove società.
L’Economist ha realizzato un grafico che mostra il tempo necessario per mantenere un contratto o per chiudere i casi di insolvenza in ambito aziendale. Tra i paesi europei presi in considerazione, molti di quelli che negli ultimi anni hanno avuto problemi a causa della crisi economica e faticano ancora a riprendersi sono proprio i paesi in cui ci vuole più tempo per risolvere i problemi burocratici e giudiziari, cosa che li rende meno appetibili dal punto di vista delle aziende. L’Italia fa parte di questo gruppo con tempi lunghi per quanto riguarda la giustizia e la gestione dei contratti lavorativi. Nei paesi dove i tempi sono molto più ridotti, come in Germania, Regno Unito e Paesi Bassi sono più alte le probabilità che siano effettuati investimenti e avviate nuove imprese.
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